Ambientato durante il periodo napoleonico, narra la storia del Capitano Humbley, detto Jack il fortunato, che trascende i limiti del dovere inseguendo la nave
francese nemica lungo il periplo del continente sudamericano, trascinando i suoi
uomini in un’avventura pericolosa e straordinaria.
Solido film
d’ambientazione marinara che analizza con interesse quasi entomologico la
vita a bordo di una nave da guerra inglese del 1805: a sottolineare l’intento
documentaristico devo dire che la prima inquadratura delle vettovaglie stipate
in magazzino mi ha ricordato l’inizio de La Corazzata Potiemkin.
Il
film si trasforma poi in una riflessione potere e nello scontro tra una
mentalita’ scientifica e una guerresca, il tutto sostenuto da un accurato studio
della psicologia anche dei personaggi minori.
Il lato fantastico,
fondamentale della teoretica weiriana (e’ il regista dell’onirico Picnic ad
Hanging Rock, ricordiamolo sempre) e’ sottolineato dall’approdo alle
Galapagos, Las Islas Encantadas, con la sua fauna unica e soprattutto il
paesaggio lunare di lava solidificata.
La vicenda si chiude con un colpo di
scena degno della miglior tradizione dei film di capa e spada con Errol Flynn,
del resto alla produzione c’e’ un tale Samuel Goldwin Jr, nome che fa sobbalzare
gli amanti dell’Hollywood classica, ricordando il ruggito del
leone.
Interessante anche il taglio che Weir sceglie per la regia,
discostandosi dal modello ormai affermato dei veloci passaggi radenti della
macchina da presa, mutuati dai videogiochi, preferisce un’iconografia classica
che ci riporta alle tele che a partire dal seicento fiammingo illustrano gli
scontri navali.
pur essendo gonfio come un otre per davvero!
:-D
scritto da pikolo alle ore 09:56:02
Scherzi a parte, lo trovo un bravo attore.
scritto da pikolo alle ore 09:54:46
Ancora non gli ho perdonato il polpettone "Il gladiatore", in cui più che recitare stendeva i nemici con l'afrore delle ascelle ma... ebbene sì, lo ammetto, fui folgorata dal gorilla tutto core di L.A. Confidential! :-D
(La mia forse fu una cotta per la voce tenebrosa di Luca Ward prima di ogni altra cosa...)
scritto da pikolo alle ore 09:54:08
pikolo, ma devo sospettare che in passato tu abbia avuto un debole per Russel?
;-)
scritto da ava alle ore 20:41:29
lo richiede la parte, bla bla... l'immedesimazione nel personaggio, bla bla... anche de Niro modificò il suo aspetto fisico, bla bla...
...
Ok, Ava, hai ragione, è gonfio come un otre!
:-D
scritto da pikolo alle ore 08:48:05
idealizzato per nulla il crowe in questione! e' gonfio come un otre e da la sensazione di essere fisicamente costretto all'interno della nave.
scritto da ava alle ore 17:12:33
Russel Crowe è carismatico e convincente nel ruolo del master & commander, pur senza essere idolizzato dalla macchina da presa.
Realisticamente la vita della nave gravita intorno alla figura del comandante guerriero, ma la storia NON si esaurisce in uno sfoggio di hulkiano fascino da parte di Crowe. E contrariamente a quello che accade in certe recenti "americanate" ("Il gladiatore", per fare un esempio) il pathos non si fa caricaturale. Sarà per l'accurato studio psicologico dei personaggi minori, come dici tu.
...Forse vaneggio, ma il film pare pervaso da una sfumata atmosfera conradiana. La "linea d'ombra", la bonaccia, la responsabilità del comando... Bellissima l'inquadratura della nave"as idle as a painted ship upon a painted ocean".
La storia insomma c'é, e parrebbe scaturita dalle memorie di un vecchio lupo di mare, o di un "ancient mariner", perché no?
:-)
scritto da pikolo alle ore 10:46:32
beh il cinema e' bello proprio perche' offre cosi' tante interpretazioni.. cmq io ribadisco ancora una volta che tenevo ai francesi.
scritto da ava alle ore 14:16:12
Che dire: FASCISTA!
Ottimo film, bellisima la relazione gerarchica e d'amicizia tra il comandante e il dottore, tra la visione guerriera e quella scientifica.
Da sottolineare anche il rapporto tra ufficiali e il resto della ciurma, soprattutto come in quei tempi si era gia' uomini d'onore a 15 anni.
scritto da SPUGNA alle ore 12:31:41
il falso storico orchestrato da peter weir non mi ha entusiasmato. Solo due ore passate in tranquillità e poco più. Nessun guizzo nessun momento da ricordare solo cinema fatto da un buon artigiano non da un grande artista.
scritto da brando alle ore 00:07:56
troppo buon cicciput :-)
cma da buona napoleonica ho mugolato la marsigliese ogni vlta che compariva l'Acheron (ben due file mi distanziavano dallo spettatore piu' prossimo).. ok mi e' scappato anche un vive l'empereur!
scritto da ava alle ore 21:33:36
Certo, ho avuto difficoltà a scegliere un buon film per questo Natale. Alla fine non ho scelto niente, ma forse forse m'hai convinto per la befana.
scritto da Cicciput alle ore 13:56:15
Scritto da: | 01 agosto 2005 a 23:41