1970
con Martin Balsam, Joseph Cotten, Eijirō Tōno
regia di Richard Fleischer, Kinji Fukasaku, Toshio Masuda
giudizio del film
E’ il classico film di
rievocazione storica, ma ha la particolarita’ di mostrare la vicenda sia dal
punto di vista americano che da quello giapponese: e’ in realta’ la fusione di
due film, la versione giapponese a cui per due settimane circa lavoro’ Kurosawa,
poi sostituito (ufficialmente per motivi di salute, in realta’ per uno stile di
regia troppo lontano da quello delle major) da Toshio Masuda e Kinij Fukusaku
supervisionato dal regista della sezione americana, Richard Fleischer
.
L’inizio e’ lento e racconta fedelmente le vicende storiche che
precedettero il disastroso attacco; da una parte i giapponesi, anzi la marina
giapponese che non vede di buon occhio l’alleanza con i nazifascisti, pur
preparando meticolosamente l’attacco. Dall’altra gli americani che pur essendo
in grado di intercettare e decodificare tutti i messaggi che il Giappone invia
alle sue sedi, non credono possibile che l’attacco, che in ogni caso sanno
imminente venga sferrato nella base dove e’ radunata la flotta: Pearl
Harbour.
Incipit lento ma che subito immerge lo spettatore in una sensazione
di disastro inesorabile, dovuto alla maestria con cui il materiale e’ trattato,
piu’ che al fatto di conoscere gli eventi storici. Notevole la ricostruzione
della notte del 6 dicembre con il comandate Kramer che cerca di mettere
sull’avviso i suoi superiori vagando in una livida Washington con esiti quasi
kafkiani.
Le immagini della battaglia sono grandiose e valsero l’oscar per
gli effetti speciali al film, certo nulla a che vedere con gli effettacci a cui
siamo abituati oggi, ma l’esito e’ indubbiamente spettacolare.
giudizio del DVD
buono il riversamento audio e
video, migliore di quanto credessi gli extra: oltre il trailer originale del
film, quello di Patton, generale d’acciaio e de Il giorno piu’
lungo c’e’ un commento solo audio di Richard Fleischer, pensavo che durasse
pochi minuti, invece scorre nuovamente tutto il film (che ricordo supera le due
ore) con l’intervistatore e il regista che commentano e svelano i retroscena del
film, discutono del ruolo di Kurosawa, della Hollywood di quegli anni, insomma
una conversazione molto piacevole e interessante: tra le chicche che elargisce
ricordo che questo regista, autore anche di Viaggio Allucinante e’
figlio di Max Fleischer, grande maestro dei cartoon, padre fra gli altri di
Betty Boop e Braccio di Ferro.
social