Il 2 novembre del 1913 nasceva nel quartiere di East Harlem, a
New York Burt Stephen Lancaster. Dopo un’incidente che gli rovina la carriera
di acrobata, approda al cinema, relativamente tardi (e' il 46) ma con un ruolo
di tutto rispetto ne I gangsters di Siodmak dove interpreta “lo
svedese”. Diventa ben presto un divo e presta il suo volto ad ogni genere di
film, aiutato anche dalla sua prestanza fisica che gli permette di ricorrere il
meno possibile allo stunt-man. Da vita insieme a Deborah Kerr a quella che
e’ ancora considerata la scena piu’ bollente di tutta la storia del cinema:
l’appassionato e avvinghiato bacio sulla spiaggia in Da qui
all’eternita’.
Non
disdegna l’esperienza produttiva e fonda la casa di produzione Norma che
permettera’ la realizzazione di film come Marty, vita di un timido
vincitore dell’oscar nel '56 e Pranzo di Nozze con una sempre superlativa
Bette Davis. Stretto anche il suo rapporto con l’Italia che gli regala alcune
delle sue interpretazioni migliori: e’ al fianco di Anna Magnani nella sua
parentesi americana in La rosa Tautuata. In seguito verra’ in Italia
chiamato da Visconti per girare prima Il Gattopardo, poi Gruppo di
famiglia in un interno e Bertolucci lo vorra’ per il ruolo del patriarca
possidente in Novecento.
Anche
la televisione italiana lo reclamera’ per il Mose’ di De
Bosio. Nonostante l’attacco di cuore che iniza a minare la sua salute nel
1980 durante le riprese di Branco selvaggio, la sua carriera continua
fino all’89, il grande attore si spegnera’ nel
1994. |
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