Non sempre pero' il telegiornale e' foriero di cattive notizie: sempre la scorsa settimana in un tg di notte fonda che presenta una rubrica sui libri ho ritrovato un vecchio.. come definirlo? mentore? maestro? amore? Per evitare la suspence vi diro' che si trattava di Vieri Razzini, le borse (sotto gli occhi) piu' affascinati della critica cinematografica italiana, di cui purtroppo non sono riuscita a reperire neppure una foto in rete. Stava presentando un suo libro "il dono dell'amante" per i tipi della Baldini&Castoldi, ho scoperto che ha fondato anche una sua casa di produzione cinematografica, la Teodora film che ha importato in Italia pellicole interessanti come Krampak, Lucia y el sexo, Un bicchiere di rabbia, Le biciclette di Pechino. Ma per me resta sempra uno dei piu' grandi critici televisivi che ha presentato per rai3 , nei primi anni 90 rassegne indimenticabili: dall'opera omnia di MarcoFerreri introdotta da una lunga intervista, al ciclo sul cinema americano con la sigla indimeticabile di Buscaglione "voglio scoprire l'america" . E' l'uomo che ci ha presentato Gregory La Cava il cui tema dominante nei film e' il rapporto col il denaro, colui che ci ha spiegato Mitchell Leisen e il suo eterno modulo della notte d'amore negata.. come non rimpiangerlo?
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