con Ginger Rogers,Dennis Morgan, Thelma Ritter
regia di Bretaigne Windust
Strana commistione di melo' e film giudiziario per questo film passato tempo fa in Rai e visionato oggi pomeriggio, doppiato ma senza traduzione del titolo (del resto e' il terzo film di matrice americana o anglosassone cosi' intitolato).
L'ambientazione giudiziaria e' tipica: una giuria chiamata a decidere le sorti del processo di un uomo sposato accusato di aver assassinato la moglie pr poter rifarsi la vita con l'amante: dettagliato il ripercorrere del formarsi della giuria, con le perplessita' e i dubbi (lavorativi piu' che morali) di chi dovra' assumere questo impegno.
Il melo' puritano si sovrappone al tema giuridico perche' all'interno della giuria, che per decisione del giudice viene tenuta isolata affinche' non sia influenzata dalla bagarre della stampa, si ripete la storia che sta alla base del processo: l'innamoramento tra un uomo sposato e una bella divorziata,che resa conscia proprio dal processo delle conseguenze che l'amore colpevole (?) avra' sugli altri si ritira in buon ordine.
Interessante spaccato di un epoca sostenuto dalla recitazione perfetta di ottimi attori tra cui si distingue Thelma Ritter nella parte di una casalinga un po' svampita.
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