Les Portes de la nuit
Francia, !946
con Jean Vilar, Yves Montand, Nathalie Nattier, Pierre Brasseur, Serge Reggiani, Saturnin Fabre, Christian Simon
regia di Marcel Carné
Oh! Vorrei tanto che tu ti ricordassi
dei giorni felici in cui siamo stati amici
quando la vita era più bella
ed il sole più ardente di oggi.
Le foglie morte si raccolgono.
Tu vedi che non l'ho dimenticato
le foglie morte raccolgono
anche i ricordi ed i rimpianti
ed il vento del nord li porta via con sé
nella notte fredda dell'oblio.
Vedi che non ho dimenticato
la canzone che tu mi cantavi.
E' mia canzone che ci somiglia
tu mi amavi
ed io ti amavo
e vivevamo insieme
tu che mi amavi
ed io che ti amavo.
Ma la vita separa coloro che si amano
dolcemente
senza far rumore
ed il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti non più uniti.
Le foglie morte si raccolgono
i ricordi ed i rimpianti anche
ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride sempre e ringrazia la vita.
Ti amavo talmente tanto che tu eri cosÏ felice
come vuoi che ti dimentichi
quando la vita era più bella
ed il sole più ardente di oggi.
Tu eri la mia più dolce amica
ma adesso non mi resta che il rimorso
e la canzone che tu cantavi,
sempre, sempre la canterò.
E' una canzone che ci somiglia
tu mi amavi
ed io ti amavo
e vivevamo insieme
tu che mi amavi
ed io che ti amavo.
Ma la vita separa coloro che si amano
dolcemente
senza far rumore
ed il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti non più uniti.
Jacques Prevert
E' che ieri sera ho visto Mentre Parigi dorme (1946) di Marcel Carne', con la sceneggiatura di Prevert, il film che ha lanciato questa canzone: nell'immagine vedete un giovane Yves Montand che balla con la co-protagonista, Nathalie Nattier, su queste note. Benche' il film sia imperfetto, ha una strana tensione, che prelude la tragedia: certo pensare che Malou (il personaggio femminile) poteva essere interpretato da Marlene Dietrich..
molta bella. complimenti.
scritto da ibrab alle ore 16:48:29
merci..
il francese e' d'obbligo :-)
scritto da ava alle ore 16:50:07
E' bella... triste ma bella.
(Hai visto che ho aggiunto anche "l'altra" locandina?
Grazie per la segnalazione!)
scritto da pikolo alle ore 17:20:37
Adoro qs poesia è bellissima
scritto da Francesca alle ore 11:00:48
Questa poesia in particolare, come tutte le poesie d'amore di Prevert,non fanno altro che esteriorizzare ciò che noi comuni proviamo nell'anima quando amiamo, ma , non siamo capaci di tradurle in parole, e così non facciamo altro che rimpiangere ciò che non abbiamo mai avuto il coraggio di esternare. Questa poesia è il ritratto del mio grande amore, ed ora non c'e' più. E non ho più neanche il tempo di sperare.
scritto da tootzy alle ore 15:14:47
...mi ricorda mio padre, la cantava sempre da giovane, adesso che non lo è + come prima o ha dimenticato di esserlo...si rifugia nel ricordo senza più esternare la poesia che giace dentro di lui...
E' una poesia sublime...Prevert lo è...
scritto da Lucrezia alle ore 12:05:27
Scritto da: pikolo | 11 luglio 2005 a 16:56
suono la chitarra e canto "les feuilles mortes" in francese. Per una festa del mio club di conversazione italiana, sto cercando le parole di questa canzone in italiano (Benissimo, l'ho apena trovato). In oltre, vorrei sapere se c'è anche la canzone in italiano, chi la canta e come fare per trovare il disco. Deve essere difficile ma provo...
Grazie per la risposta.
Bernard (Tournai, Belgio)
Scritto da: BERNARD LOIN | 16 marzo 2006 a 10:13
bernand, mi spiace molto ma non posso esserti di nessun aiuto.. :-(
Scritto da: ava | 16 marzo 2006 a 17:11
eseguo questo brano vessillifero della mia vita, da piu' di 40 anni ed ogni volta è un piacere ed un'emozione nuova che ripete come per la prima volta il pathos di Prevert e la grinta armonica di Kosma.
Molte mie composizioni.lo confesso si rifanno alla struttura semplice,ma
incisiva ed eterna di quella linea strutturale armonica diineguagliabile bellezza.Contattatemi M°PAOLO FILIPPI
0924-45899-SICILIA
Scritto da: Dr.M°PAOLO FILIPPI | 02 maggio 2006 a 18:06
non ho idea di chi tu sia ma questa è la mia poesia preferita e Jacques Prevert merita...
Anche se è veramente troppo triste... è fantastica.
Scritto da: | 24 febbraio 2007 a 19:41
sembra esser scritta come già accompagnata da note...la cercavo da tempo la traduzione...non è stata un'impresa facile...ed eccola...emozione ...pura e semplice nello stile di jacques Prevert..dolore puro e semplice...nello stile dell'essere umano..
Scritto da: Giovanna | 06 aprile 2007 a 00:34
Per Pikolo: mi ricordo che la versione italiana de "Le foglie morte" la cantava Patty Pravo. L'album s'intitola "Di vero in fondo". E' una versione molto bella come del resto tutto l'album dove lei interpreta brani dei cantautori italiani e internazionali.
Penso esistano anche altre versioni in italiano...
Saluti
Scritto da: Marcello | 09 luglio 2007 a 15:03
per me è la poesia più straordinaria in assoluto
Scritto da: lucius | 17 ottobre 2008 a 22:48