Il primo e' stato lo spot del Bacardi Breezer a mostrare un mondo di giovani che davanti alla compostezza degli adulti si fingono "seri": l'episodio dei tre giovani che affittano casa e quello in cui un distinto giovanotto presenta un'educata signorina ai genitori, mentre il primo era quello di una ragazza in analisi che finge al suo piscanalista.
Uno spot carino, anche ironico, ma ora sui nostri schermi imperversa anche quello di una marca di styling per capelli, di cui momentaneamente mi sfugge il nome dove un ragazzo di buona famiglia al seguito dei genitori, viene salutato per strada da giovani "alternativi" che lui finge di non conoscere, in quanto impegnato nella sua recita di bravo figliolo.
Se un caso solo puo' essere un' idea originale, due cominciano a diventare un sintomo, e mi fa riflettere questa nuova moda tra i creativi di mostrare questo mondo parallelo e nascosto dei giovani: ventenni che non hanno nessuna intenzione di rendersi indipendenti rappresentati in un protrarsi di infantilismo che si esplica in queste marachelle.
Sicuramente queste pubblicita' non rispecchiano la nuova generazione che si affaccia alla vita, ma e' comunque triste che venga interpretata cosi'.
...ah ecco appunto...
scritto da spiderfrommars alle ore 11:26:42
La pubblicità è specchio della realtà?!! Direi che costruisce un fac-simile, una specie di mondo dorato, a perfect world (???!!!) dove tutti sono giovani, carini, simpatici e trasgressivi nella misura in cui NON trasgresgrediscono le leggi del mercato e del quieto vivere da teenagers cerebrolesi, ideati da altrattali ex teenager, ma ancora cerebrolesi che nomasi (loro!) creativi! E' una visione del mondo da Gotico internazionale (anche se Gentile da Fabriano e i fratelli Limbourg sono ben altra cosa!). Mi pare che si tenda a massificare e banalizzare tutto appiattendo il quoziente di intelligenza delle masse giovani... Mi pare che il vero giovane trasgressivo oggi sia chi OSA leggere un libro che non sia il best seller di turno o ascoltare una musica non cool (tipo Corelli o Cazzati...). No chiamiamo questi replicanti trasgressivi... Francesco di Assisi, lui sì che era un esempio di giovane trasgressivo e lo sarebbe anche oggi, essendo piccolo, brutto, zozzo e non usando lo shampoo alla moda...
scritto da capt. James P. Stinkybeard alle ore 09:00:51
...è la pubblicità che rappresenta la realtà o oramai sono gli interpreti della "realtà" che cercano di rappresentare la pubblicità" ?...quanti pensano di essere "trasgressivi" grazie a uno shampoo?...
scritto da spiderfrommars alle ore 23:45:12
ho dimenticato di scrivere il nome al mio post sotto, scusa ava.
scritto da ibrab alle ore 15:22:33
forse non si tratta di doppia vita: i pubblicitari - si sa - estremizzano per vendere il prodotto. in gioventù abbiamo nascosto tutti qualcosa ai nostri genitori, soprattutto per evitare inutili polemiche, proibizioni e litigi.
scritto da alle ore 15:21:58
Scritto da: | 11 luglio 2005 a 18:00