Chissa' se solo il Piemonte ha varato il blackout preventivo, cmq sono reduce da questo esperimento: ovviamente nella fascia oraria piu' infausta: dalle 13,30 alle 15,12.
Una sepolta viva: barricate porte e finestre e soprattutto persiane per rendere difficile la via di accesso al calore, giacevo nella penombra sfogliando una rivista ma sempre piu' spesso i miei occhi correvano alle pale mute del ventilatore..
Una volta (e parlo solo di un quarto di secolo fa, mica delle guerre puniche) "la luce andava via" (espressione piu' poetica e significativa) solo durante fortissimi temporali o d'inverno con la neve che col suo peso causava guasti ai fili dell'alta tensione.. che serate quelle! il chiacchiericcio famigliare si interrompeva per qualche secondo poi ordini secchi e precisi indirizzavano alla volta delle candele, a quel punto tutto assumeva contorni piu' sfumati, non solo per la luce delle bugie e per il chiarore della neve che filtrava dalle finestre, contrapposto al fuoco scoppiettante della stufa.
La penombra rendeva le voci piu' dolci, i toni si attenuavano e anche gli argomenti si facevano quasi infantili, tutti preda della magia..
Pensate che possa chiedere un rimborso all'Enel per avermi guastato i ricordi, oltre che avermi lasciato a boccheggiare?
Non ti preoccupare, sembra che anche qui a roma abbiano avuto la stessa idea. Io chiederei rimborso e danni morali! ;)
Scritto da: zot | 09 luglio 2005 a 13:07
Ragazzi, tentar non nuoce...
:-)
Scritto da: pikolo | 09 luglio 2005 a 13:07